Salta al contenuto principale

Salute degli insetti impollinatori

Gli insetti impollinatori sono di importanza cruciale per l'ambiente in quanto contribuiscono alla biodiversità Termine usato per descrivere la varietà di organismi viventi presenti in un determinato ambiente mediante l'impollinazione, che è indispensabile per tutta una serie di piante coltivate e piante selvatiche. Considerato l'importante valore ecologico ed economico delle api, è necessario monitorare e mantenere un patrimonio apicolo sano non solo a livello locale o nazionale ma globale.

Nel contesto del suo mandato a fornire consulenza scientifica sui rischi nella catena alimentare che potrebbero ripercuotersi sull'uomo, gli animali, le piante o l'ambiente, l'EFSA opera all’interno di parecchie aree del suo mandato tenendo presente la salute degli insetti impollinatori. Inoltre l'Agenzia collabora con partner e portatori di interesse su iniziative lungimiranti che mirano ad affinare ulteriormente i sistemi di modellazione e monitoraggio, nonché la raccolta, la condivisione e l'analisi dei dati in materia onde fornire solide basi scientifiche a future valutazioni del rischio connesso ai fattori di stress plurimi per api e altri insetti impollinatori aventi ricadute normative.

Tappe fondamentali

  1. 2025

    Febbraio

    In collaborazione con l'Università di Aarhus (Danimarca) viene varata la terza versione del modello di colonia di api mellifere basato su agenti per la valutazione del rischio Campo specialistico della scienza applicata che comporta la disamina di dati e studi scientifici per valutare i rischi associati a determinati pericoli. Si articola in quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione del rischio da pesticidi, ApisRAM.03, pubblicata sotto forma di rapporto scientifico di terzi.

  2. Gennaio

    Nel gennaio 2025 l'EFSA pubblica una relazione scientifica di terzi sull'operatività dell'EU Pollinator Hub, iniziativa sostenuta dal Parlamento europeo nell'ambito del progetto MUST-B e guidata dal Partenariato per le api dell'UE onde promuovere la raccolta e la condivisione armonizzata di dati tra le parti interessate alle api e agli impollinatori.

  3. 2023

    Dicembre

    L’EFSA pubbloca una relazione tecnica sugli scenari ambientali per ApisRAM versione 3, modello di colonia di api mellifere che simula gli effetti sulle singole api e sulla colonia in seguito all' esposizione Concentrazione o quantitativo di una particolare sostanza che viene assorbito da un individuo, una popolazione o un ecosistema con una specifica frequenza nell'arco di un determinato lasso di tempo a fattori multipli di stress.

  4. Maggio

    L’EFSA pubblica le sue linee guida aggiornate per la valutazione del rischio da prodotti fitosanitari per le api (Apis mellifera, Bombus spp. e api solitarie).

  5. 2022

    Dicembre

    L'EFSA e BeeLife organizzano un workshop sui dati armonizzati e i membri del Partenariato europeo delle api (EUBP) si riuniscono per fornire riscontri sull'attuazione dell’EU Pollinator Hub. Terza riunione del gruppo di lavoro MUST-B (GdL) e aggiornamento delle tempistiche per lo sviluppo di ApisRAM (obsoleta).

  6. Novembre

    L'EFSA sottoscrive un accordo quadro di partenariato con l'Università di Aarhus in Danimarca e firma il primo contratto per l'implementazione di ApisRAM (versioni 2 e 3). Seconda riunione del GRUPPO DI LAVORO MUST-B.

  7. Ottobre

    Prima riunione del nuovo GRUPPO DI LAVORO MUST-B con il nuovo mandato ad agevolare specificamente l'implementazione di ApisRAM mediante selezione di scenari ambientali e  sperimentazione del modello.

  8. Maggio

    Presentazione del progetto “Polo europeo per gl impollinatori” alla EU Bee Partnership in occasione dell'8a riunione EUBP.

  9. Aprile

    L'EFSA valuta i rischi per la salute delle api da miele connessi alla presenza di idrossimetilfurfurale (HMF) nei mangimi. L'HMF è un composto che si forma naturalmente dalla degradazione degli zuccheri semplici, in particolare del fruttosio. Si trova negli alimenti e nei mangimi contenenti carboidrati Famiglia di sostanze nutritive che comprende zuccheri, amidi e fibre, ad esempio negli zuccheri utilizzati per alimentare le api da miele durante l'inverno.

  10. Febbraio

    Conclusione ApisRAM versione 1 e avvio del progetto EFSA-BeeLife sullo sviluppo di una piattaforma per il Partenariato UE per le api (EUBP) denominata "EU Pollinator Hub"

  11. 2021

    Luglio

    Il partenariato UE per le api (EUBP) inaugura una nuova piattaforma dati online che svolgerà un ruolo cruciale nel promuovere azioni a tutela della salute di api e impollinatori. Si tratta di uno strumento innovativo che centralizzerà, elaborerà e metterà a disposizione in forma visuale i dati relativi ad api e altri insetti impollinatori.

  12. Maggio

    Un nuovo parere scientifico Documento scientifico che comprende: valutazioni del rischio su questioni scientifiche generiche; valutazioni di una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio di un prodotto, una sostanza o un'indicazione; o l'esame di una valutazione del rischio , richiesto dal Comitato per l'ambiente, la salute pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) del Parlamento europeo, presenta un quadro integrato e olistico per valutare gli effetti congiunti di più fattori di stress sulle api da miele (MUST-B).

  13. Gennaio - Marzo

    Ha luogo una consultazione pubblica di otto settimane per raccogliere commenti sulla bozza di parere scientifico EFSA sulla valutazione dei fattori multipli di stress per le api (MUST-B).

Ruolo dell'EFSA

L’EFSA ha un ruolo importante nel garantire il mantenimento di riserve di api sane in Europa, dal momento che il suo mandato è migliorare la sicurezza alimentare e la salute animale nell’UE, e garantire un elevato livello di protezione dei consumatori. Vari gruppi di esperti scientifici e Unità scientifiche dell’Autorità contribuiscono a questo lavoro, principalmente nei settori dei pesticidi, della salute e del benessere degli animali e della salute delle piante, degli organismi geneticamente modificati ( OGM Organismo contenente materiale genetico che è stato intenzionalmente alterato e che non si può ottenere in natura mediante incroci o selezioni), della raccolta di dati e della valutazione scientifica.

Fondamentali per questo lavoro sono le valutazioni che l’EFSA esegue sulla sicurezza ambientale di pesticidi e OGM che i produttori intendono immettere sul mercato dell’UE. L’unità “Pesticides Peer Review” è responsabile dell’esame tra pari delle valutazioni dei rischi connessi ai principi attivi impiegati nei prodotti fitosanitari. I fascicoli presentati dai richiedenti devono contenere informazioni complete sul rischio potenziale dei loro prodotti per l’ambiente. L’unità esegue altresì valutazioni del rischio connesso ai livelli massimi di residui ( LMR Quantitativo massimo di residuo di un pesticida consentito negli alimenti o nei mangimi, espresso in milligrammi per chilogrammo) di principi attivi presenti nei pesticidi. Tali valutazioni tengono conto dei possibili effetti delle sostanze sull’ambiente in generale ma amche su organismi non bersaglio come le api.

Il gruppo di esperti scientifici sui prodotti fitosanitari e i loro residui dell’EFSA (gruppo PPR) fornisce consulenza scientifica indipendente sulla valutazione dei rischi da prodotti fitosanitari e loro residui. Ciò include, in particolare, l’esame dei rischi per gli operatori, gli operai, i residenti e i consumatori, nonché per l’ambiente, inclusa la fauna selvatica. Una delle principali attività del gruppo di esperti scientifici PPR, insieme all’Unità Ambiente, piante ed ecotossicologia Studio degli effetti negativi di talune sostanze, in particolare le sostanze chimiche, sull'ambiente e la salute pubblica, è quella di  elaborare nuovi documenti contenenti linee guida o rivedere quelli esistenti riguardanti la valutazione del rischio da pesticidi, incluso lo sviluppo di approcci, metodologie e modelli di valutazione del rischio. Il gruppo di esperti scientifici può fornire pareri in merito agli effetti di specifici principi attivi utilizzati nei prodotti fitosanitari o in merito a qualsiasi questione generica relativa all’utilizzo in sicurezza  dei pesticidi.

Gli OGM e gli alimenti e mangimi da essi derivati vengono sottoposti a un’analisi del rischio prima che possano essere immessi sul mercato UE. In tale processo il ruolo del gruppo di esperti scientifici GMO è di esaminare in modo indipendente le valutazioni del rischio fornite da aziende e fabbricanti e di offrire consulenza scientifica ai gestori del rischio su qualsiasi rischio che gli OGM possano presentare per la salute umana e animale e per l'ambiente. La valutazione abbraccia diversi aspetti specifici del rischio, uno dei quali è l’eventuale rischio per gli “organismi non bersaglio” come ad esempio le api.

Inoltre ogni richiesta di autorizzazione di un vegetale GM deve essere accompagnata da un piano di monitoraggio ambientale post-commercializzazione ( PMEM Abbreviazione di “post-market environmental monitoring” (monitoraggio ambientale successivo all’immissione in commercio), ovvero monitoraggio degli effetti di un nuovo prodotto (per esempio, una pianta geneticamente modificata) dopo la sua immissione sul mercato. Tale attività può mettere in luce l'esistenza di effetti avversi che non erano stati previsti nella valutazione del rischio condotta prima del rilascio del prodotto sul mercato. Sta per “monitoraggio ambientale post-commercializzazione”. ) che dimostri come il richiedente monitorerà gli eventuali effetti avversi della pianta GM sull’ambiente dopo l’immissione della stessa, ai sensi di legge, sul mercato UE. Scopo del PMEM è individuare eventuali effetti avversi imprevisti sull’ambiente, che potrebbero insorgere direttamente o indirettamente dalla coltivazione di piante GM.

Il gruppo di esperti scientifici sulla salute delle piante fornisce consulenza scientifica indipendente sui rischi derivanti da organismi che possono danneggiare le piante, i prodotti vegetali o la biodiversità vegetale nell'Unione europea. Ogni valutazione del rischio da organismo nocivo Organismo vivente (per esempio un insetto, un roditore, un'erba infestante, un fungo o un virus) che è dannoso alle piante e/o i loro prodotti (per esempio semi, frutti) ai vegetali comprende anche una valutazione del rischio per l’ambiente, ma per chiarire e armonizzare gli approcci in questo campo il gruppo di esperti scientifici ha pubblicato specifiche linee guida per la valutazione del rischio ambientale Processo di valutazione del potenziale danno per l'ambiente causato da una sostanza, attività o evento naturale. Ciò può includere l'introduzione di piante geneticamente modificate, l'uso di pesticidi o la diffusione di organismi nocivi alle piante da patogeni delle piante. Il lavoro dell’EFSA nel settore della salute delle piante è di particolare rilevanza per la salute delle api, in quanto alcuni organismi nocivi che rappresentano una minaccia per le api possono essere trasportati dalle piante su cui già prosperano. Il piccolo scarabeo dell’alveare, ad esempio, può vivere in assenza di api, sopravvivendo su frutta e ortaggi. Potrebbe quindi essere introdotto nell’UE con partite di tali prodotti.

Il gruppo di esperti scientifici sulla salute e il benessere degli animali offre consulenza scientifica indipendente su tutti gli aspetti delle malattie animali e del benessere animale. Le sue attività riguardano prevalentemente gli animali da reddito, comprese le api da miele.

Quadro UE

La strategia dell'UE per la biodiversità e l'Iniziativa UE per gli impollinatori (adottata nel 2018 ma rivista nel 2023) hanno assunto l’impegno di invertire la diminuzione degli impollinatori entro il 2030, puntando tra l'altro a migliorare le conoscenze sul fenomeno e a cercare di risolverne le cause.

Salute e benessere degli animali

Le api sono contemplate nella Strategia per la salute degli animali per l’Unione europea e nella legislazione sulla certificazione sanitaria per gli animali nonchè nelle prescrizioni in materia di movimenti di api fra Stati membri (Direttiva 92/65/CEE). Tali requisiti sono intesi a prevenire e controllare la diffusione di un certo numero di parassiti e malattie delle api come ad esempio il piccolo scarabeo dell’alveare (Aethina tumida) e l'acaro Tropilaelaps, che può diffondersi tramite i movimenti delle api e il commercio di prodotti dell’apicoltura, di piante e di frutta. Vigono prescrizioni sanitarie anche per le importazioni da Paesi terzi di api vive e calabroni, per evitare l’introduzione nell’UE di malattie di api esotiche (regolamento 206/2010).

Pesticidi

I residui di pesticidi possono essere assorbiti dalle api durante la raccolta di nettare e/o polline e acqua. Nel 2009 è stato adottato un regolamento relativo all'immissione sul mercato di prodotti fitosanitari, che ha sostituito la direttiva 91/414/CEE del Consiglio. Il nuovo regolamento 1107/2009 mantiene la disposizione secondo cui i pesticidi possono essere approvati a livello dell'UE esclusivamente se il loro uso non comporta effetti inaccettabili sulla salute delle api o comporta un’esposizione trascurabile per le api da miele.

Organismi geneticamente modificati

Prima che un OGM possa essere utilizzato o coltivato, deve essere autorizzato ai sensi della Direttiva 2001/18/CE oppure del regolamento 1829/2003 dopo un'approfondita valutazione scientifica dell'EFSA che contempli anche i potenziali effetti nocivi sulle api.

Salute delle piante

L’obiettivo del regime fitosanitario dell’UE, stabilito dalla direttiva 2000/29/CE del Consiglio, è di prevenire l'introduzione di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti di origine vegetale o la loro diffusione nell'UE. Ogni valutazione del rischio fitosanitario comprende anche la valutazione dei rischi per l’ambiente.

Il progetto MUST-B

All'inizio del 2015 l'EFSA ha avviato un importante progetto per elaborare un approccio olistico Approccio alla valutazione del rischio che tiene conto delle complessità delle situazioni della vita reale alla valutazione del rischio da fattori multipli di stress per le api da miele (MUST-B). Questo mandato per autoassegnazione Processo con cui, nel corso delle sue normali attività, l'EFSA individua autonomamente una questione suscettibile di ulteriore analisi e decide di autoassegnarsi un mandato alla valutazione è stato ulteriormente formalizzato da un mandato ricevuto nel 2018 dal Parlamento europeo in cui si chiedeva all'EFSA un parere scientifico.

Il progetto MUST-B si è avvalso delle competenze dell'EFSA in settori come la salute degli animali e delle piante, la raccolta e l'analisi dei dati, la modellazione, i pesticidi e il rischio ambientale, ma ha coinvolto anche esperti e portatori d’interesse esterni. Il progetto è stato supervisionato da un gruppo di lavoro (GdL) composto da esperti di diversa estrazione scientifica. 

Nel 2021 il gruppo di lavoro MUST-B ha ultimato un parere scientifico su “Un approccio sistemico alla valutazione del rischio ambientale di molteplici fattori di stress nelle api mellifere” che esamina non solo gli effetti cumulativi e sinergistici dei pesticidi ma anche questioni relative alla varietà genetica delle api, agli agenti patogeni, alle pratiche di gestione delle api e all'ambiente della colonia. L'approccio consta di due componenti fondamentali, ovvero un sistema di monitoraggio e un sistema di modellazione: ApisRAM.

Nel 2022 il nuovo gruppo di lavoro MUST-B ha avviato i lavori relativi a un mandato ad agevolare specificamente l'attuazione di ApisRAM mediante la selezione di scenari ambientali e la sperimentazione del modello.

Polo europeo per gli insetti impollinatori

Nel 2017 il Parlamento europeo ha richiesto la creazione di un nuovo gruppo di discussione dei portatore di interesse sui dati relativi alla salute delle api, con il supporto dell'EFSA: il partenariato UE per le api (EUBP). Concludendo che i dati sulla salute delle api e degli impollinatori non sono interoperabili e spesso sono frammentati, l'EUBP si è proposto di garantire la standardizzazione e l'accessibilità dei dati mediante la trasformazione di dati isolati in informazioni aggregate. A coronamento di tali studi, nel 2021 l'EUBP ha presentato una nuova piattaforma di dati online per migliorare la condivisione di dati armonizzati e standardizzati sugli impollinatori. 

Realizzata grazie alla collaborazione di più soggetti  - sotto la guida del Coordinamento europeo per il settore apistico di BeeLife e con il sostegno di una sovvenzione dell'EFSA - la piattaforma prototipo collaziona e permette di visualizzare dati armonizzati relativi ad api e altri impollinatori. Fine ultimo è quello di riuscire a far diventare la piattaforma una vera e propria centrale che riunisca tutte le informazioni di rilievo, le conoscenze e i dati raccolti da e scambiati tra le parti interessate in tema di salute delle api e apicoltura. Renderà i dati pertinenti accessibili a utenti finali come privati, apicoltori, associazioni di apicoltori o di agricoltori, ricercatori, agenzie e politici.

L'EFSA contribuisce finanziariamente alla trasformazione del prototipo di piattaforma in uno strumento pienamente operativo: il polo europeo degli impollinatori. La raccolta e condivisione di dati armonizzati su api e impollinatori prelevati in tutta Europa sarà fondamentale per il successo del nuovo protocollo EFSA per la valutazione del rischio ambientale da fattori multipli di stress per le api nel quadro del progetto MUST-B.

FAQ: il progetto MUST-B

Nel 2018 la commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo ha inviato all’EFSA la richiesta di elaborare un approccio integrato e olistico per la valutazione dei rischi da fattori multipli di stress nelle api mellifere di allevamento. La richiesta scaturiva da una precedente iniziativa del Parlamento europeo, che nel 2017 era sfociata nella creazione del partenariato UE sulle api, un progetto guidato dalle parti interessate e facilitato dall’EFSA che mira a istituire una piattaforma UE per la raccolta e la condivisione di dati armonizzati sulla salute delle api e sull’apicoltura in Europa. L’attuale parere scientifico rappresenta il culmine di cinque anni di lavoro sui fattori multipli di stress e sulle api condotto presso l’EFSA (il progetto MUST-B).
Il progetto MUST-B è un ambizioso tentativo di raggruppare un insieme di fattori multipli di stress (di natura chimica, biologica o derivanti da fattori ambientali come i cambiamenti climatici e le pratiche agricole) in un unico quadro di valutazione del rischio. Si tratta di un quadro imperniato sui sistemi che è costituito da due componenti fondamentali, vale a dire un sistema di monitoraggio e un sistema di modellazione, e che utilizza le api mellifere per illustrare l’approccio.
L’approccio prevede un flusso di dati interoperabili dal sistema di monitoraggio al modello di simulazione di una colonia di api mellifere. Il modello, denominato ApisRAM, è stato sviluppato appositamente per il progetto MUST-B. Nello specifico, sarà in grado di simulare l’esposizione a una varietà di sostanze chimiche e di riflettere più accuratamente l’esposizione delle api mellifere a più sostanze chimiche nel tempo, sia sul campo che all’interno dell’alveare. ApisRAM sarebbe calibrato e continuamente aggiornato con dati di monitoraggio in entrata e con i risultati delle ultime ricerche, per il momento ottenuti nell’ambito dei progetti B-GOOD e PoshBee.
I dati verrebbero raccolti da una rete di “alveari sentinella” dotati di sensori digitali nonché da zone climatiche e paesaggi rappresentativi nell’UE, e successivamente collegati a una piattaforma per l’archiviazione e l’analisi. Il partenariato UE sulle api (cfr. la domanda 1) e lo sviluppo della ricerca a sostegno di MUST-B (B-GOOD e PoshBee) svolgono un ruolo vitale nel potenziamento di questo aspetto del progetto.
L’approccio è stato sviluppato per le api mellifere, ma potrebbe essere applicato ai bombi, alle api solitarie e ad altri insetti impollinatori, nonché ad artropodi non bersaglio, per rafforzarne la protezione e per migliorare i servizi ecosistemici Benefici offerti all'uomo o alle popolazioni animali da un ecosistema, tra cui cibo o combustibili, ingredienti medicinali naturali, e mantenimento di un suolo fertile che questi insetti forniscono all’ambiente in generale.
No. Il presente parere scientifico illustra idee e concetti per un suo sviluppo futuro. Il parere non è prescrittivo né è associato o correlato a una normativa specifica dell’UE. La versione finale del parere presenterà un quadro operativo e la relativa motivazione, ma molti degli strumenti e dei metodi proposti dovranno essere perfezionati, il che dipenderà in parte da nuove attività di ricerca e dal progresso scientifico. Si prevede, tuttavia, che nel prossimo futuro l’approccio imperniato sui sistemi e i relativi modelli e strumenti innovativi potranno contribuire in modo significativo all’elaborazione di valutazioni del rischio ambientale di svariate sostanze chimiche e altri fattori di stress.
La revisione delle linee guida sulle api è stata sviluppata in linea con la legislazione vigente per l'approvazione dei prodotti fitosanitari legislazione vigente per l'approvazione dei prodotti fitosanitari e come tale fa parte del processo di valutazione periodica dei pesticidi. Questo processo segue la valutazione "singola coltura, singolo pesticida Sostanza usata per uccidere o controllare gli organismi nocivi, compresi gli organismi portatori di malattie e gli insetti, gli animali e le piante indesiderati" e non affronta gli effetti congiunti dell'esposizione a più sostanze chimiche e/o ad altri fattori di stress. Il MUST-B non è parte di alcun processo normativo e ha quindi la possibilità di suggerire nuove prospettive per lo sviluppo futuro della valutazione del rischio ambientale. Tuttavia potrebbe contribuire in modo significativo alla revisione e all'aggiornamento dei documenti di orientamento normativo in futuro. Per maggiori informazioni, consultare l'apposito editoriale su come l'EFSA sta lavorando per proteggere le api e plasmare il futuro della valutazione del rischio ambientale.