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L’EFSA mette a disposizione di Séralini et al. i dati sul mais geneticamente modificato NK603

Dando seguito a una richiesta scritta del professor Gilles-Eric Séralini, l’EFSA ha concesso quest’oggi ai ricercatori l’accesso a tutti i dati disponibili in merito alla valutazione del mais geneticamente modificato (GM) NK603 effettuata dall’Autorità nel 2003 e nel 2009.

L’EFSA ha fornito tali dati nel quadro di una procedura di routine per il rilascio di informazioni nota come “richiesta di accesso del pubblico ai documenti”. Per mettere a disposizione il più ampio quantitativo di materiale possibile, è stato consentito l’accesso ai dati presi in considerazione dall’EFSA per il proprio parere del 2009, che include anche gli insiemi di dati utilizzati per il parere del 2003. Per il fascicolo sul mais NK603 l’accesso al pubblico è stato concesso in sei precedenti occasioni, a vari soggetti.

La richiesta di dati è pervenuta dopo che l’EFSA aveva condotto una disamina iniziale di un articolo di Séralini et al. ove si menzionava l’esistenza di timori circa la potenziale tossicità del mais GM NK603 e di un erbicida contenente glifosato. La valutazione della pubblicazione di Séralini et al. da parte dell’Autorità è stata intrapresa su richiesta della Commissione europea. La disamina ha riscontrato che la progettazione dello studio, la descrizione dei risultati e la loro analisi, così come descritti nell’articolo, erano inadeguati e la pubblicazione, nella sua forma attuale, era di qualità scientifica non sufficientemente valida per potere essere presa in considerazione ai fini di una valutazione del rischio Campo specialistico della scienza applicata che comporta la disamina di dati e studi scientifici per valutare i rischi associati a determinati pericoli. Si articola in quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione del rischio..

L’EFSA, che è tenuta per mandato a prendere in considerazione tutti gli sviluppi scientifici che possano essere di interesse per le proprie valutazioni del rischio onde tutelare la salute dei consumatori, ha invitato Séralini et al. a mettere a disposizione ulteriori informazioni sulla documentazione e le procedure dello studio. L’EFSA non ha richiesto per ora dati grezzi, in quanto le lacune individuate nello studio si riferivano a questioni fondamentali quali la metodologia e il disegno dello studio.

L’Autorità ha reiterato la propria richiesta di informazioni supplementari nelle lettere al prof. Séralini del 4 ottobre e del 18 ottobre 2012. A tutt’oggi l’EFSA non ha ricevuto alcuna documentazione dagli autori della pubblicazioni Séralini et al.

L’EFSA ha richiesto tale documentazione in preparazione del secondo gradino del proprio processo di valutazione, che comprenderà anche un resoconto delle valutazioni dell’articolo effettuate dagli Stati membri e un’analisi condotta dalle autorità tedesche responsabili della valutazione del glifosato. La pubblicazione della recensione finale da parte dell’EFSA è prevista per le prossime settimane.

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