Salta al contenuto principale

Nuovi dati di ricerca sul dolcificante aspartame al vaglio degli esperti scientifici dell’EFSA

Un istituto scientifico di Bologna* ha condotto un nuovo studio sul dolcificante aspartame. I primi risultati dello studio sulla cancerogenicità Proprietà di una sostanza di favorire l'insorgenza di cancro nell'uomo o negli animali che vi sono esposti. dell’aspartame effettuato su ratti sono stati resi noti oggi nel corso di una conferenza stampa a Bologna. L’EFSA, che ha già condotto delle discussioni preliminari con il personale scientifico in questione, chiederà al gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari, gli aromatizzanti, i coadiuvanti tecnologici e i materiali a contatto con gli alimenti (AFC) di esaminare questi risultati in via prioritaria, alla luce della considerevole quantità di dati dettagliati già disponibili, relativi alla sicurezza dell’aspartame. Tuttavia, per poter avviare la valutazione mancano ancora delle informazioni da questo nuovo studio; è probabile quindi che passeranno molti mesi prima che il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA potrà trarre delle conclusioni. L’EFSA ha inoltre informato il suo foro consultivo di questo studio, chiedendo ai membri di condividere i dati o i risultati di nuove ricerche al fine di agevolare il compito del gruppo scientifico. Al momento l’EFSA non dispone di una base scientifica per raccomandare variazioni nella dieta dei consumatori per quel riguarda l’aspartame.

L’impiego dell’aspartame nei prodotti alimentari nonché come edulcorante da tavola è autorizzato da tempo in molti paesi del mondo; tuttavia questa sostanza è stata oggetto di molte controversie. Dalla sua autorizzazione, infatti, la sicurezza dell’aspartame è stata messa in discussione non solo dalla stampa non specializzata ma anche dall’ambiente scientifico; oggetto di controversia non è soltanto la sicurezza dell’aspartame in quanto tale, bensì anche dei suoi derivati: l’acido aspartico, la fenilalanina e il metanolo. L’aspartame è stato studiato nell’ambito di numerose ricerche cliniche e di laboratorio, compresi gli studi sulle quantità assunte e le relazioni della vigilanza post-commercializzazione incentrate sugli effetti avversi per la salute. Finora, sulla base degli studi disponibili, l’aspartame è stato considerato sicuro.

Nell’Unione europea l’uso dell’aspartame è stato autorizzato da molti Stati membri nel corso degli anni ‘80; la legislazione europea volta ad armonizzarne l’utilizzo nei prodotti alimentari è stata varata nel 1994 , in seguito ad una serie di accurate valutazioni sulla sicurezza (nel 1984, 1987 e 1988) effettuate dal comitato scientifico per l’alimentazione umana della Commissione europea. Nel 2002 il comitato scientifico per l’alimentazione umana ha condotto un’ulteriore revisione di tutti i dati originali e recenti sull’aspartame. In quell’occasione il comitato ha esaminato i dati pubblicati e non, comprese tutte le informazioni sulla genotossicità Capacità di una sostanza di danneggiare il DNA delle cellule. e la cancerogenicità negli animali e nell’uomo; il comitato ha quindi riconfermato la dose giornaliera ammissibile Stima della quantità di una sostanza presente negli alimenti o nell'acqua potabile che può essere assunta quotidianamente per tutta la vita senza rischi apprezzabili per la salute. In genere è espressa in milligrammi della sostanza per chilogrammo di peso corporeo al dì e si applica a sostanze chimiche quali additivi alimentari, residui di pesticidi e farmaci veterinari. (ADI) precedentemente fissata per l’aspartame.

Oggi la Fondazione Europea di Oncologia e Scienze Ambientali “B. Ramazzini” di Bologna (Italia) ha reso noti al pubblico nuovi risultati. In giugno l’Istituto ha illustrato brevemente questi risultati a un piccolo gruppo di dipendenti e di esperti scientifici dell’EFSA. Il gruppo di esperti scientifici AFC dell’EFSA darà la massima priorità alla valutazione dei nuovi dati. Esso inizierà la valutazione una volta che avrà ottenuto tutti i dati dall’istituto bolognese, comprese le relazioni complete sui risultati istopatologici, che sono ancora in fase di preparazione. Al tempo stesso gli esperti terranno conto degli altri studi e dei dati attualmente disponibili nella letteratura scientifica sul dolcificante aspartame. Per portare a termine questo processo saranno necessari verosimilmente molti mesi.

L’EFSA, sulla base delle informazioni attualmente in suo possesso, non ritiene appropriato suggerire cambiamenti nelle abitudini alimentari dei consumatori per quanto riguarda il consumo di aspartame. La questione verrà tuttavia completamente riconsiderata nella valutazione del rischio Campo specialistico della scienza applicata che comporta la disamina di dati e studi scientifici per valutare i rischi associati a determinati pericoli. Si articola in quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione del rischio. che verrà intrapresa e, come di consueto, i risultati saranno comunicati all’opinione pubblica ed a coloro che gestiscono il rischio.

*Il Centro di Ricerca sul Cancro della Fondazione Europea di Oncologia e Scienze Ambientali “B. Ramazzini”, Bologna (Italia)

**Informazioni ulteriori riguardo alla legislazione comunitaria sull’utilizzo degli edulcoranti nei prodotti alimentari sono disponibili sul sito Internet della Direzione generale per la salute e la protezione dei consumatori della Commissione europea al seguente indirizzo: https://ec.europa.eu/info/departments/health-and-food-safety_en

Per contattarci

EFSA Media Relations Office

Tel. +39 0521 036 149

E-mail: press [at] efsa.europa.eu (Press[at]efsa[dot]europa[dot]eu)

(Solo se siete membri della stampa)

Servizio "Ask a Question"

Avete una domanda sul lavoro dell'EFSA? Contattate il nostro servizio "Ask a Question"!

Servizio "Ask a Question"