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Gruppo di esperti scientifici dell'EFSA raccomanda un'ulteriore valutazione dell'ambrosia

Il gruppo di esperti scientifici sulla salute dei vegetali (PLH) dell’EFSA ha pubblicato un parere scientifico Documento scientifico che comprende: valutazioni del rischio su questioni scientifiche generiche; valutazioni di una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio di un prodotto, una sostanza o un'indicazione; o l'esame di una valutazione del rischio. su Ambrosia spp, volgarmente nota come ambrosia. Due Stati membri, Polonia e Lituania, hanno chiesto alla Commissione europea di classificare formalmente l’ambrosia tra gli organismi dannosi, di modo che vengano introdotte misure ufficiali per proteggere l’Europa da questa malerba. La Commissione europea si è quindi rivolta all’EFSA chiedendo un parere scientifico sulle valutazioni del rischio fitosanitario[1] effettuate da Polonia e Lituania per Ambrosia spp[2], che supportavano la richiesta dei due Stati membri.

Il gruppo di esperti scientifici sulla salute dei vegetali dell’EFSA ha esaminato in dettaglio i documenti presentati da Polonia e Lituania, valutando la qualità, la quantità, l’accuratezza e la pertinenza dei dati in questione. Il gruppo scientifico è giunto alla conclusione che le valutazioni del rischio fitosanitario non forniscono prove sufficienti per poter formalmente classificare l’ambrosia con foglie di Artemisia, l’ambrosia gigante e l’ambrosia occidentale tra gli organismi dannosi.

Il genere Ambrosia è costituito da oltre ventisei specie. Le Ambrosia spp. sono giunte in Europa dal Nord America alla fine del XIX secolo assieme a grano e sementi. La specie di ambrosia più diffusa nell’Unione europea è l’ambrosia con foglie di Artemisia (A. artemisiifolia), che è comune in Ungheria e che si trova in abbondanza anche nell’Italia settentrionale, in Svizzera, Austria, Francia e, di recente, nelle zone meridionali e orientali della Germania.

L’ambrosia con foglie di Artemisia può raggiungere i due metri di altezza. Si diffonde rapidamente nei terreni abbandonati e incolti, ma invade anche i terreni coltivati, danneggiando una serie di colture. In Ungheria, per esempio, questa malerba è stata inserita di recente al primo posto nella graduatoria delle piante pericolose. In Francia A. artemisiifolia preoccupa in misura crescente i coltivatori di girasole.

L’ambrosia produce un polline che può causare malattie allergiche, tra cui raffreddore da fieno e asma. Il polline può essere trasportato dal vento per molti giorni, colpendo le popolazioni residenti anche a chilometri di distanza.

Il gruppo PLH ha raccomandato una revisione e un aggiornamento delle valutazioni del rischio fitosanitario, consigliando in particolare una valutazione del rischio Campo specialistico della scienza applicata che comporta la disamina di dati e studi scientifici per valutare i rischi associati a determinati pericoli. Si articola in quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione del rischio. fitosanitario distinta per ciascuna delle tre specie. Il parere scientifico dell’EFSA è stato inoltrato alla Commissione europea e verrà utilizzato come fondamento scientifico per le future misure adottate in relazione al problema posto dall’Ambrosia.

[1] Valutazione del rischio associato all’introduzione e alla diffusione di organismi dannosi in termini di probabilità e impatto.
[2] Le valutazioni del rischio fitosanitario presentate da Polonia e Lituania riguardano tre specie: A. artemisiifolia L. (ambrosia con foglie di Artemisia), A. trifida L. (ambrosia gigante) e A. psilostachya DC (ambrosia occidentale).

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