Idrocarburi degli oli minerali: l’EFSA pubblica un parere su questi composti complessi

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato un parere scientifico Documento scientifico che comprende: valutazioni del rischio su questioni scientifiche generiche; valutazioni di una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio di un prodotto, una sostanza o un'indicazione; o l'esame di una valutazione del rischio sull’ esposizione Concentrazione o quantitativo di una particolare sostanza che viene assorbito da un individuo, una popolazione o un ecosistema con una specifica frequenza nell'arco di un determinato lasso di tempo umana attraverso l’alimentazione a un gruppo diversificato di miscele note come “idrocarburi degli oli minerali” (MOH). L’impatto potenziale degli MOH sulla salute umana è molto vario: i cosiddetti MOH “aromatici” possono agire da cancerogeni genotossici (vale a dire, possono danneggiare il DNA Molecola complessa a forma di catena che contiene il materiale genetico presente negli organismi viventi e in alcuni virus. Il DNA, abbreviazione di acido desossiribonucleico, è in grado di replicarsi e trasmette le istruzioni per formare tutte le proteine necessarie alla crescita e al mantenimento della vita, il materiale genetico delle cellule, nonché provocare il cancro) mentre alcuni MOH “saturi” possono accumularsi nei tessuti umani e provocare effetti avversi sul fegato. Il parere individua alcune potenziali preoccupazioni in relazione all'esposizione ai MOH tramite gli alimenti. Gli esperti dell’EFSA, però, sottolineano la presenza di diverse incertezze riguardo alla composizione chimica delle miscele di MOH a cui gli esseri umani sono esposti e riguardo alla molteplicità delle fonti di esposizione umana. Inoltre, sulla base di nuove informazioni sulla mancanza di pertinenza dal punto di vista tossicologico per gli esseri umani di precedenti studi sugli animali, le dosi giornaliere ammissibili ( DGA Abbreviazione di dose giornaliera ammissibile, ovvero stima della quantità di una sostanza presente negli alimenti o nell'acqua potabile che può essere assunta quotidianamente per tutta la vita senza rischi apprezzabili per la salute. In genere è espressa in milligrammi della sostanza per chilogrammo di peso corporeo e si applica a sostanze chimiche quali additivi alimentari, residui di pesticidi e farmaci veterinari) temporanee di alcuni MOH ‘saturi’ presenti in specifici prodotti alimentari giustificano una revisione.

I MOH comprendono un gruppo diversificato di miscele di idrocarburi contenenti migliaia di composti chimici di strutture e dimensioni diverse, derivati principalmente da petrolio greggio ma anche sintetizzati da carbone, gas naturale e biomassa. La composizione chimica della maggior parte delle miscele di MOH è sconosciuta e di solito varia da lotto a lotto: le specifiche sono spesso espresse in termini di viscosità o “densità”, in quanto relative all’applicazione dei prodotti, e non in termini di composizione chimica. Queste miscele estremamente complesse hanno una vasta gamma di utilizzi industriali e domestici. Esistono numerose possibili fonti di MOH nel cibo: principalmente materiali per il confezionamento degli alimenti, additivi alimentari, coadiuvanti tecnologici e contaminanti ambientali come i lubrificanti.

Il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sui contaminanti nella catena alimentare (CONTAM) ha individuato due tipi principali di MOH di interesse per la sicurezza alimentare: gli idrocarburi saturi e quelli aromatici. Il gruppo CONTAM ha condotto una valutazione dell’esposizione dei consumatori ai MOH, compresa la presenza di fondo o di basso livello negli alimenti. Dai dati disponibili, bassi livelli di MOH saturi erano presenti in tutti i gruppi di alimenti esaminati, mentre alti livelli sono stati trovati a volte in “pane e panini” e “cereali per il consumo umano” a causa del loro uso, rispettivamente, come agenti di distacco/antiaderenti e agenti spray usati per rendere lucidi i cereali. La presenza di MOH sia saturi sia aromatici (anche se per i secondi i dati sono più limitati) negli alimenti secchi, inclusi dessert a base di miscele tipo “budino” e pasta, può essere parzialmente attribuita all'uso di confezioni con carta e/o cartone riciclati. L’esposizione a MOH saturi attraverso l’alimentazione era più alta tra i consumatori più giovani rispetto ad adulti e anziani.

In relazione ai rischi associati all’esposizione ai MOH negli alimenti, il gruppo di esperti scientifici CONTAM è giunto alla conclusione che ci potrebbe essere un potenziale motivo di preoccupazione per alcuni consumatori. In particolare i consumatori che sono fedeli a un marchio o che acquistano spesso lo stesso prodotto alimentare nello stesso negozio possono essere esposti regolarmente ad alimenti con livelli di MOH più elevati.

Sebbene stabilire nuovi valori guida di riferimento per l’esposizione umana ai MOH usati come additivi alimentari non rientrasse nell’ambito di questo parere, il gruppo di esperti scientifici CONTAM è giunto alla conclusione che il parere fornisce una base adatta alla revisione della DGA temporanea di gruppo di alcuni MOH a bassa e media viscosità destinati all’uso negli alimenti. Questi prodotti MOH furono valutati dal disciolto comitato scientifico dell’alimentazione umana (SCF) e dal comitato congiunto FAO/OMS di esperti sugli additivi alimentari (JECFA) e sono attualmente in fase di revisione da parte del JECFA. Recenti informazioni analizzate per questo parere indicavano che l’accumulo di MOH saturi nei linfonodi riscontrato negli intestini di animali di laboratorio è meno pertinente per la salute umana di quanto si ritenesse al tempo in cui fu fissata questa DGA temporanea di gruppo. Il gruppo di esperti CONTAM considera la revisione della DGA per la MOH ad alta viscosità di bassa priorità.

Per quanto riguarda il rischio associato all’esposizione ai MOH aromatici, che sono sia genotossici sia cancerogeni, il gruppo di esperti scientifici CONTAM non è stato in grado di esprimersi in termini quantitativi a causa delle insufficienti informazioni sia sull’esposizione sia sulla tossicologia. Alla luce delle proprietà cancerogene di questo tipo di MOH il gruppo ha considerato l’esposizione allo stesso come una potenziale preoccupazione.

Il parere dell’EFSA contiene anche una serie di raccomandazioni per migliorare i metodi di analisi, raccolta e monitoraggio dei dati e indicazioni sulle possibili priorità future della ricerca scientifica sui MOH.

Il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sui materiali a contatto con gli alimenti, gli enzimi, gli aromatizzanti e i coadiuvanti tecnologici ha prestato assistenza per le sezioni del parere riguardanti la presenza di MOH in materiali a contatto con gli alimenti e l'esposizione da alimenti confezionati in carta riciclata.

Notes to editors

La dose giornaliera ammissibile Stima della quantità di una sostanza presente negli alimenti o nell'acqua potabile che può essere assunta quotidianamente per tutta la vita senza rischi apprezzabili per la salute. In genere è espressa in milligrammi della sostanza per chilogrammo di peso corporeo al dì e si applica a sostanze chimiche quali additivi alimentari, residui di pesticidi e farmaci veterinari (DGA) è il quantitativo di una sostanza che le persone possono ingerire su base quotidiana durante tutta la vita senza alcun rischio apprezzabile per la salute.
Il comitato scientifico dell’alimentazione umana (SCF) è stato il precedente comitato scientifico dell’Unione europea prima che fosse creata l’EFSA nel 2002.
Il comitato congiunto FAO/OMS di esperti sugli additivi alimentari (JECFA) fornisce pareri di esperti scientifici indipendenti alla commissione del Codex Alimentarius e ai suoi comitati specialistici.

Nel 2009 il gruppo di esperti dell’EFSA sugli additivi alimentari e le fonti di nutrienti aggiunti agli alimenti ha pubblicato un parere scientifico sulla sicurezza degli oli minerali bianchi ad alta viscosità (HVMO) come additivi alimentari , stabilendo una dose Esatto quantitativo di una sostanza (per esempio una sostanza chimica o un nutriente) somministrata, consumata o assorbita da un singolo organismo, popolazione o ecosistema giornaliera accettabile (DGA) di 12 mg/kg di peso corporeo/giorno.

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