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L'EFSA pubblica orientamenti sulla valutazione della sicurezza dei derivati vegetali

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato una serie di documenti, destinati alle autorità di sicurezza alimentare, sulle modalità di valutazione della sicurezza di sostanze e preparati vegetali, destinati all’impiego negli integratori alimentari[1]. Il lavoro, intrapreso dall’EFSA di propria iniziativa, sarà di ausilio anche all’industria alimentare per ricavare informazioni sulla sicurezza degli ingredienti da utilizzare nei propri prodotti.

Nel parere del comitato scientifico dell'EFSA sono specificati i dati necessari per condurre le valutazioni della sicurezza e viene consigliato un approccio scientifico a due livelli, a seconda del grado di conoscenza che si ha di un determinato derivato vegetale e della sostanza o sostanze in esso contenute. Esso sigilla il completamento di un progetto quinquennale dell'EFSA, in cui era prevista anche una consultazione pubblica, per consolidare la base su cui poter valutare la sicurezza di prodotti a base di piante officinali, ampiamente commercializzati.

Vittorio Silano, presidente del comitato scientifico dell'EFSA, spiega: “Nonostante molti derivati vegetali siano stati a lungo utilizzati in Europa, per alcuni di essi non è possibile escludere timori riguardo alla sicurezza d’impiego. I valutatori del rischio degli stati membri dell'UE hanno riconosciuto la rilevanza del problema per la salute pubblica. Hanno collaborato quindi con gli esperti dell'EFSA per comporre un contesto scientifico idoneo a valutare in modo efficace e sistematico la sicurezza degli ingredienti vegetali”.

Il documento orientativo fornisce inoltre una serie di criteri utili a fissare le priorità nella valutazione della sicurezza degli ingredienti vegetali attualmente in uso. In merito allo stesso argomento, una relazione redatta da un gruppo di lavoro ad hoc, costituito da esperti scelti in parte dall'EFSA e in parte dalle autorità nazionali[2], fornisce vari esempi e spiega come applicare l'approccio proposto, in varie circostanze.

In collaborazione con gli stati membri dell'UE, l'EFSA ha anche collazionato le informazioni disponibili su un gran numero di derivati vegetali contenenti sostanze perle quali sono stati segnalati effetti avversi sulla salute, se utilizzati in alimenti o integratori alimentari. Tale compendio, che verrà aggiornato con regolarità, è inteso come sussidio dei produttori di alimenti e delle autorità per la sicurezza alimentare col mettere in luce potenziali problemi di sicurezza suscettibili di ulteriori indagini.

A novembre l'EFSA terrà una conferenza ad Atene per presentare il lavoro svolto finora in proposito e discutere con gli stati membri dell'UE e altre parti interessate i potenziali sviluppi futuri.

[1] Sono considerate sostanze vegetali piante, alghe e funghi interi, tagliati o sminuzzati. I preparati vegetali sono sostanze ottenute da queste sostanze, ad esempio tramite pressatura, distillazione e fermentazione.
[2] Il comitato scientifico dell'EFSA si sta occupando di questo problema sin dal 2004, in stretta collaborazione con il foro consultivo, che riunisce rappresentanti della sicurezza alimentare degli stati membri dell'UE e un gruppo di lavoro dell'EFSA per la cooperazione scientifica (ESCO), costituito nell'aprile del 2008.

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