L’EFSA raccomanda la continuazione del programma dell’Unione Europea di selezione degli ovini per ridurre il rischio di scrapie e BSE
Il gruppo di esperti scientifici sui pericoli biologici (BIOHAZ) dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha fornito una valutazione dell’attuale programma dell’Unione europea (UE) di selezione degli ovini, per la resistenza alle TSE (encefalopatie spongiformi trasmissibili), e ne ha raccomandato la continuazione con alcune lievi modifiche. Il programma assiste gli Stati membri nel controllo e nella riduzione dei problemi di salute animale riconducibili alle TSE e contribuisce a garantire la protezione dei consumatori.
Dal 2001 la Commissione europea porta avanti un programma globale[1] inteso a proteggere i consumatori e gli animali dai rischi correlati alla TSE/BSE (encefalopatia spongiforme bovina). Dall’epoca della sua creazione nel 2002, l’EFSA fornisce alla Commissione europea un servizio di consulenza scientifica a sostegno delle misure correlate alle TSE[2]. Ora l’EFSA è stata interpellata per valutare e formulare un parere su un programma di selezione degli ovini per la resistenza alle TSE, che è in corso dall’aprile 2005. Il programma si prefigge di selezionare esemplari di ovini resistenti alle TSE eliminando alcuni geni più vulnerabili alle infezioni di TSE e favorendo quelli più resistenti a tali infezioni. Il programma europeo di selezione di ovini resistenti alle TSE è un’iniziativa importante per la salute sia animale che umana, per ridurre negli ovini il rischio di TSE, compresa la BSE qualora fosse presente nelle popolazioni di ovini.
Nel suo parere, il gruppo BIOHAZ dell’EFSA ha confermato che il programma di selezione aumenta la resistenza delle popolazioni di ovini alle TSE attualmente note e contribuisce quindi a migliorare la salute animale e la protezione dei consumatori. Poiché non vi sono state finora segnalazioni di effetti avversi del programma di selezione fino ad adesso, il gruppo di esperti scientifici ne raccomanda il proseguimento con alcune lievi modifiche. Per quanto riguarda la BSE e la scrapie classica, il programma di selezione degli ovini contribuisce a tenere sotto controllo il problema di salute animale e a ridurre in maniera significativa l’eventuale esposizione Concentrazione o quantitativo di una particolare sostanza che viene assorbito da un individuo, una popolazione o un ecosistema con una specifica frequenza nell'arco di un determinato lasso di tempo umana a queste malattie. Per quanto concerne la scrapie atipica, è probabile che il programma di selezione in corso sia in grado di ridurre il problema di salute animale e l’esposizione umana; tuttavia, la riduzione del rischio può richiedere più tempo rispetto ad altre TSE. Il gruppo di esperti scientifici ha concluso che l’attuale programma di selezione non favorisce alcuna forma di TSE nota (come, per esempio, la scrapie) o altre malattie né incide sulla vitalità e sulla resa degli animali. Nel parere vengono affrontati anche gli aspetti relativi all’esposizione umana e alla salute animale della BSE, della scrapie classica e della scrapie atipica e viene valutato l’impatto prodotto dal programma di selezione.
Il gruppo di esperti scientifici fa notare che, per essere efficace, il programma non deve coinvolgere l’intera popolazione Comunità di persone, animali o piante della stessa specie ovina; in altri termini, non tutti gli ovini devono necessariamente possedere i geni resistenti. Ha inoltre raccomandato che vengano conservati campioni di sperma ed embrioni di pecore che possiedono i tipi genetici eliminati. Il gruppo infatti ha affermato che è importante preservare la diversità del patrimonio genetico per proteggere le pecore da eventuali effetti avversi non noti o da nuove malattie che potrebbero essere scoperte in futuro.
Inoltre, il gruppo BIOHAZ dell’EFSA:
- ha auspicato che si faccia più ricerca per valutare i potenziali rischi per la salute umana o animale, sottolineando che, per il momento, la scrapie atipica non è tra le malattie considerate trasmissibili all’uomo;
- ha confermato di ritenere improbabile che gli ovini selezionati per la resistenza alle TSE possano trasmettere la BSE ad altri ovini attraverso la placenta e i liquidi corporei (per esempio, contaminando i pascoli e diffondendo la malattia ad altre pecore);
- ha raccomandato di effettuare periodicamente una valutazione quantitativa del rischio nella popolazione di ovini dell’Unione europea e ha annunciato che il gruppo BIOHAZ stesso svolgerà una valutazione di questo genere nei mesi a venire.
L’EFSA continuerà a mantenere stretti contatti con gli Stati membri e a coordinare con essi le attività di valutazione del rischio Campo specialistico della scienza applicata che comporta la disamina di dati e studi scientifici per valutare i rischi associati a determinati pericoli. Si articola in quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione del rischio riconducibile alle TSE, in particolare con i paesi (come Francia e Regno Unito) che sono già attivi in questo settore.
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