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L’EFSA pubblica un parere sui potenziali rischi per la sicurezza di alimenti e mangimi derivanti dalle nanotecnologie

Oggi l’EFSA pubblica il proprio parere scientifico Documento scientifico che comprende: valutazioni del rischio su questioni scientifiche generiche; valutazioni di una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio di un prodotto, una sostanza o un'indicazione; o l'esame di una valutazione del rischio. su nanoscienza Studio dei nanomateriali. e nanotecnologie in rapporto alla sicurezza di alimenti e mangimi. Il comitato scientifico dell’EFSA è giunto alla conclusione che gli approcci di valutazione del rischio Campo specialistico della scienza applicata che comporta la disamina di dati e studi scientifici per valutare i rischi associati a determinati pericoli. Si articola in quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione del rischio. stabiliti a livello internazionale possono essere applicati anche ai nanomateriali ingegnerizzati (ENM). Il comitato scientifico ha inoltre concluso che sarebbe necessario procedere caso per caso e che, nella pratica, l’attuale limitatezza dei dati e la mancanza di convalidate metodologie di prova potrebbero rendere la valutazione del rischio di specifici nanoprodotti molto difficile e soggetta a un alto grado di incertezza Concetto scientifico usato nell’ambito della valutazione del rischio per descrivere tutti i vari tipi di limiti nelle conoscenze disponibili al momento in cui si effettua la valutazione, in base alle risorse concordate. Tali limiti influiscono sulla probabilità dei possibili risultati della valutazione..

Il parere verte sull’uso delle nanotecnologie, in particolare degli ENM, nella catena alimentare e dei mangimi. Approfondisce approcci e metodologie disponibili per la valutazione del rischio di queste piccolissime particelle, senza considerare alcuna specifica applicazione di ENM particolari. La Commissione europea (CE) ha richiesto questo parere come primo passo, essendo necessario verificare se gli attuali approcci di valutazione del rischio possano essere opportunamente applicati a questa nuova tecnologia.

Il comitato scientifico dell’EFSA raccomanda di effettuare ulteriori ricerche e indagini per affrontare le molte incertezze e la limitatezza dei dati attuali. Tra le raccomandazioni specifiche si annoverano le seguenti:

  • indagare sull’interazione e la stabilità degli ENM in alimenti e mangimi, nel tratto gastrointestinale e nei tessuti biologici;
  • sviluppare e convalidare metodi di routine per rilevare, caratterizzare e quantificare gli ENM in materiali a contatto con alimenti, in cibi e in mangimi;
  • sviluppare, migliorare e convalidare metodologie di prova per valutare la tossicità degli ENM (tra cui affidabilità e pertinenza dei metodi di prova).

Il Professor Vittorio Silano, presidente del comitato scientifico dell’EFSA, ha dichiarato:

“Il comitato scientifico è giunto alla conclusione che, in linea di principio, è possibile effettuare valutazioni del rischio in questo settore scientifico nascente avvalendosi dei metodi disponibili a livello internazionale. Tuttavia, tenuto conto che in taluni casi sono disponibili al momento solo dati limitati e lacunosi, può essere molto difficile fornire conclusioni del tutto soddisfacenti.

La questione resterà una priorità per il comitato scientifico dell’EFSA. Stiamo istituendo un gruppo di lavoro di esperti che verrà tenuto al corrente di qualsiasi dato scientifico emergente o di altro tipo che possa aiutarci a formulare i migliori pareri scientifici possibili basati sulle più aggiornate prove a disposizione. L’EFSA adotterà un approccio cauto, caso per caso e auspica che si rendano disponibili nuovi dati e ricerche su cui basare futuri pareri scientifici”.

È il comitato scientifico dell’EFSA, che raccoglie i presidenti di tutti i gruppi di esperti scientifici dell’EFSA, ad aver intrapreso questo lavoro in quanto esso riveste un carattere multidisciplinare ed è pertinente a più settori di competenza dei gruppi di esperti scientifici dell’EFSA. Il comitato è stato coadiuvato da un gruppo di lavoro di scienziati dotati delle necessarie competenze. Prima dell’adozione del parere finale da parte del comitato scientifico, sono stati presi in considerazione i risultati di una consultazione pubblica svoltasi nel corso del 2008.

Il parere dell’EFSA sarà di supporto alla Commissione europea per esplorare misure adeguate, esaminare la normativa esistente e stabilire l’ambito di possibili ulteriori richieste di pareri scientifici dell’EFSA in questo settore. L’EFSA ha già ricevuto alcune di tali richieste e sta adottando l’approccio caso per caso.

Notes to editors

Il comitato scientifico dei rischi sanitari emergenti e recentemente identificati (CSRSERI) per i prodotti non alimentari della CE sta anche intraprendendo lavori complementari sugli approcci di valutazione del rischio delle nanotecnologie nel settore non alimentare. L’ultimo parere è stato adottato il 19 gennaio 2009 e riguardava la valutazione del rischio dei prodotti delle nanotecnologie. I termini e le definizioni utilizzati in questo parere sono basati su quelli suggeriti in precedenza dal CSRSERI (2007), in quanto sono considerati pertinenti per la valutazione del rischio.

Per maggiori informazioni: Nanotecnologie .

[1] Hazard identification, hazard characterisation, exposure assessment and risk characterisation, (Codex Alimentarius, 1999: Principles and Guidelines for the Conduct of Microbiological Risk Assessment. CAC/GL-3-,7 pp, e Commissione europea, 2003:. Second report on harmonisation of risk assessment procedures by the Scientific Steering Committee (SSC). Appendix 3: Report on risk assessment of food borne bacterial pathogens: a quantitative methodology relevant for human exposure assessment.)

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