L'EFSA valuta la malattia degli agrumi nota come CBS o Citrus Black Spot
Il gruppo di esperti scientifici sulla salute dei vegetali dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (PLH) ha pubblicato un parere scientifico Documento scientifico che comprende: valutazioni del rischio su questioni scientifiche generiche; valutazioni di una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio di un prodotto, una sostanza o un'indicazione; o l'esame di una valutazione del rischio sulla Guignardia citricarpa Kiely, un fungo che causa la malattia degli agrumi conosciuta come CBS (Citrus Black Spot). Il gruppo di esperti ha concluso che le condizioni climatiche non costituiscono una barriera al diffondersi della G. citricarpa nelle aree europee in cui si coltivano agrumi. L'EFSA è stata incaricata dalla Commissione europea di esprimere un parere scientifico sulla CBS a seguito di una richiesta del Sudafrica di riconsiderare le norme fitosanitarie riguardanti l’esportazione degli agrumi dal Sudafrica all'Unione europea.
Il parere si basa sulle prove fornite dalle autorità sudafricane e su ulteriori dati raccolti. Attualmente G. citricarpa non è presente in Europa e sono attualmente in vigore diverse misure fitosanitarie per proteggere gli agrumeti europei dalla CBS. Il gruppo di esperti scientifici ha anche esaminato la possibilità che la CBS venga introdotta in Europa tramite frutti infetti e l'idoneità delle attuali misure di controllo.
Le autorità sudafricane sono dell'avviso che le aree europee in cui crescono agrumi non hanno un clima adatto alla diffusione della CBS e che pertanto sarebbe necessario riesaminare le attuali misure fitosanitarie dell'UE riguardanti l'importazione di agrumi freschi dal Sudafrica. G. citricarpa attacca un'ampia varietà di specie di agrumi causando macchie nere e imperfezioni che li rendono inadatti alla vendita.
Il gruppo PLH rileva che la valutazione dell'idoneità climatica fornita dal Sudafrica si basa sull'uso di software specialistico che contiene parecchie limitazioni per la valutazione di organismi quali la G. citricarpa. Ad esempio il software impiegato non registra fattori climatici di breve durata come l'umidità della foglia, che gioca un ruolo importante nel ciclo di vita di questo fungo.
Il gruppo di esperti non concorda con il parere delle autorità sudafricane secondo cui è improbabile che l'importazione di frutti possa causare la diffusione della CBS in Europa: il gruppo di esperti ha invece concluso che l' organismo nocivo Organismo vivente (per esempio un insetto, un roditore, un'erba infestante, un fungo o un virus) che è dannoso alle piante e/o i loro prodotti (per esempio semi, frutti) potrebbe entrare nelle aree europee in cui si coltivano agrumi e ciò sarebbe ancora più probabile soprattutto se i sintomi della malattia non fossero facilmente visibili sul frutto, rendendone difficile l'intercettazione ai confini dell'UE. Una volta entrata, G. Citricarpa può diffondersi in Europa con facilità, dal momento che ci sono parecchie specie agrumicole ad essa sensibili .
Il gruppo di esperti ha anche esaminato le misure di controllo esistenti ed ha concluso che, in generale, non sono pienamente efficaci nell'allontanare l’eventualità di un'introduzione della malattia dal Sudafrica. Il rischio della CBS potrebbe tuttavia essere ridotto abbinando trattamenti pre-raccolta e post-raccolta di agrumi nel paese di origine. Un'opzione alternativa suggerita dal gruppo di esperti consisterebbe nell'adottare diverse misure per controllare l'uso finale e la distribuzione del frutto nelle aree dell'Europa in cui si coltivano e non si coltivano agrumi.