Salta al contenuto principale

Relazione del 2022 sulle zoonosi secondo l’approccio «One Health» dell’Unione europea

Pubblicato il:

Clausola di esclusione della responsabilità

  • La presente sintesi in linguaggio chiaro è una comunicazione semplificata dell’EFSA e della relazione Relazione del 2022 sulle zoonosi secondo l’approccio «One Health» dell’Unione europea dell’ECDC. La relazione scientifica integrale dell’EFSA è disponibile qui.
  • Le sintesi semplificate sono intese a migliorare la trasparenza e a informare le parti interessate in merito al lavoro svolto dall’EFSA su un determinato argomento presentando una sintesi dei principali risultati in un linguaggio più semplice.
     

Contesto

Le zoonosi sono malattie infettive che si trasmettono da animali a esseri umani e sono causate da microrganismi nocivi come batteri, virus, funghi e parassiti. Le persone possono essere infettate da microrganismi zoonotici attraverso il contatto diretto con animali infetti, il contatto indiretto con l’ambiente e con oggetti (fomiti) o superfici che sono state contaminati da agenti zoonotici. Tra le altre fonti di infezione si annoverano il contatto o il morso di vettori artropodi (malattie trasmesse da vettori) e il consumo di prodotti alimentari, compresa l’acqua, che sono stati contaminati da agenti zoonotici (malattie veicolate da alimenti e acque).

Fonti dei dati

Ogni anno il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) raccolgono dati provenienti dagli Stati membri dell’UE e da altri Paesi europei. Tali dati riguardano la comparsa di microrganismi zoonotici negli alimenti e nei mangimi, negli animali da reddito, da compagnia e selvatici, nonché la comparsa di malattie zoonotiche umane e i casi riguardanti esseri umani correlati a focolai di origine alimentare. L’ECDC e l’EFSA analizzano i dati raccolti e preparano una relazione annuale in cui si riferisce la presenza di agenti zoonotici nelle diverse fonti e le tendenze relative agli agenti zoonotici negli esseri umani, negli alimenti e negli animali. Per ciascuna zoonosi vengono generate statistiche descrittive e analisi delle tendenze, che tengono in considerazione la qualità dei dati e del sistema di raccolta degli stessi (ad esempio: copertura della popolazione relativamente ai dati derivanti dalla sorveglianza negli esseri umani, schema di campionamento per i dati relativi ad alimenti e animali). Lo scopo di queste analisi è fornire alle autorità veterinarie e di sicurezza alimentare, nonché ai responsabili delle politiche e agli altri portatori di interessi, informazioni utili a pianificare interventi volti a ridurre l’onere delle malattie associate ai patogeni zoonotici e, in ultima analisi, il numero di casi riguardanti gli esseri umani. La raccolta, l’analisi e l’interpretazione di questi dati avvengono secondo l’approccio «One Health», che riconosce l’interdipendenza di salute umana, animale e ambientale.

Portata della presente relazione

La presente relazione annuale contiene dati dettagliati relativi alla presenza delle principali zoonosi segnalate dagli Stati membri dell’UE e da altri Paesi europei. I dati sono comunicati all’EFSA dalle autorità di sicurezza alimentare e veterinarie degli Stati membri e all’ECDC dalle loro autorità sanitarie pubbliche. Oltre alle zoonosi, per le quali la comunicazione dei dati è obbligatoria, possono essere segnalati dati su altre zoonosi a seconda della frequenza con cui si verificano. Nel primo caso si annoverano agenti ampiamente noti che causano intossicazioni alimentari, come Salmonella, Campylobacter e Listeria monocytogenes, mentre nel secondo si annoverano agenti zoonotici meno comuni ed emergenti, quali Yersinia enterocolitica e il virus del Nilo occidentale. Sono inoltre raccolti dati sulle tossine batteriche e sulle ammine biogene, come l’istamina, e ogni anno vengono comunicati all’EFSA i dati relativi ai focolai di origine alimentare che si verificano anche in ciascuno Stato membro.

Principali risultati e tendenze del 2022

Le due zoonosi segnalate più comunemente negli esseri umani nel 2022 sono state due malattie gastrointestinali, la campilobatteriosi e la salmonellosi, per un totale di rispettivamente 137 107 e 65 208 casi riguardanti esseri umani. Per la campilobatteriosi si è osservata una lieve riduzione assoluta di 210 casi, mentre per la salmonellosi è stato registrato un aumento del numero assoluto di casi (+ 5 039). Le variazioni osservate nel numero assoluto di casi non hanno influenzato i tassi di casi confermati per 100 000 abitanti, che sono rimasti uguali a quelli registrati nel 2021: rispettivamente 43,1 e 15,3 per la campilobatteriosi e la salmonellosi.

Il controllo della presenza di microrganismi zoonotici negli animali da reddito è uno dei modi più efficaci per ridurre l’onere sanitario negli esseri umani. Da molti anni si attuano programmi nazionali di controllo della Salmonella nelle popolazioni di pollame (galline da riproduzione, galline ovaiole, polli da carne e tacchini da ingrasso e da riproduzione): tali programmi mirano a ridurre la prevalenza dei sierotipi di Salmonella responsabili della grande maggioranza dei casi negli esseri umani.

Nel 2022 19 Stati membri e il Regno Unito (Irlanda del Nord) hanno raggiunto tutti gli obiettivi stabiliti per la riduzione della prevalenza di Salmonella per i sierotipi pertinenti in specifiche popolazioni di pollame.

Le tendenze nella prevalenza dei gruppi bersaglio positivi ai sierotipi di Salmonella sono state ragionevolmente stabili nell’UE negli ultimi anni per queste popolazioni di pollame, sebbene nei tacchini da riproduzione sia stato osservato un aumento significativo della prevalenza dei gruppi positivi alle specie di Salmonella (3,6 % nel 2022 rispetto all’1,4 % nel 2016). 

In generale i campioni prelevati dalle autorità competenti nei macelli per rilevare la presenza di Salmonella su carcasse di specie diverse sono risultati positivi con una frequenza maggiore rispetto a quelli segnalati dai controlli interni degli operatori stessi del settore alimentare.

Lo stesso risultato è stato osservato per le popolazioni di tacchini da ingrasso e da riproduzione testate nel contesto dei programmi nazionali di controllo di Salmonella a livello di azienda zootecnica, nonché per i risultati della quantificazione di Campylobacter sulle carcasse di polli da carne a livello di UE.

La terza zoonosi più comunemente segnalata nella popolazione umana nel 2021 è stata la yersiniosi, una malattia causata da Yersinia enterocolitica (o Y. pseudotuberculosis), generalmente associata al consumo di carne di maiale o verdure poco cotte. Successivamente, in termini di numero di casi segnalati, figuravano infezioni da Escherichia coli produttore della tossina Shiga (STEC) e listeriosi causate da L. monocytogenes. Sia la Listeria che la STEC possono causare malattie di origine alimentare gravi e persino fatali, in particolare nei sottogruppi di popolazione ad alto rischio, come gli anziani, i bambini piccoli e le persone immunocompromesse. Nel 2021 le zoonosi più gravi sono state le infezioni da L. monocytogenes e da virus del Nilo occidentale, che hanno fatto registrare le percentuali più alte di ricoveri ospedalieri e di decessi tra i pazienti segnalati. Per quanto riguarda L. monocytogenes, i dati sugli alimenti «pronti al consumo» confermano che la contaminazione, quando presente, è rimasta ampiamente entro i limiti indicati.

Il 2022 è stato un anno epidemico per l’infezione da virus del Nilo occidentale. Il numero di casi segnalati nell’uomo di infezione da virus del Nilo occidentale e di epidemie animali è aumentato notevolmente, in particolare in alcuni Paesi dell’Europa meridionale.

La presente relazione fornisce inoltre aggiornamenti sulla brucellosi, Coxiella burnetii (febbre Q), echinococcosi, rabbia, toxoplasmosi, trichinellosi, tubercolosi dovuta a Mycobacterium bovis o M. caprae e tularemia.

Focolai di origine alimentare

Nel 2022, 27 Stati membri e il Regno Unito (Irlanda del Nord) hanno segnalato 5 763 focolai di origine alimentare (il 43,9 % in più rispetto al 2021) e 48 605 casi riguardanti esseri umani (un incremento del 49,4 % rispetto al 2021). Il numero di decessi (64) osservati nel 2022 è stato uno dei più elevati mai segnalati all’EFSA dall’UE negli ultimi dieci anni. I decessi sono stati causati principalmente da L. monocytogenes e, in misura minore, dalla Salmonella. La Salmonella, in particolare S. enteritidis, è rimasta l’agente eziologico segnalato più frequentemente nei focolai di origine alimentare. Norovirus (e altri calicivirus) è stato l’agente associato al maggior numero di casi di focolai umani.

In base ai dati forniti dagli Stati membri, la Salmonella in «uova e ovoprodotti» è stato il binomio agente/alimento più spesso coinvolto nei focolai di origine alimentare. Tuttavia, le tossine di Clostridium perfringens in «altra o miscela di carne rossa e relativi prodotti» [che comprende «carne di cervi (cervo) - preparazione a base di carne - destinata ad essere mangiata cotta», «carne, miscela di carne - prodotti a base di carne - pronti per il consumo», «altra o miscela di carne rossa e prodotti derivati»] sono state l’agente/coppia di alimenti che ha causato il maggior numero di casi in focolai di forte evidenza segnalati dagli Stati membri dell’UE. Il numero di focolai legati al consumo di «alimenti misti» (tra cui diversi tipi di preparazioni alimentari e alimenti trasformati) è aumentato notevolmente nel 2022 rispetto agli anni precedenti. In particolare, nel 2022 si è verificato un grave focolaio plurinazionale di una variante monofasica di Salmonella Typhimurium legata a prodotti a base di cioccolato e che ha coinvolto principalmente bambini. Inoltre due considerevoli focolai sono stati causati da Listeria monocytogenes e Streptococcus equi sottospecie zooepidemicus a causa del consumo, rispettivamente, di «carne di pollo (Gallus gallus) e prodotti derivati» e di «formaggio ottenuto da latte non pastorizzato». Nel 2022 i focolai che hanno coinvolto solo questi due agenti patogeni hanno causato il maggior numero di decessi connessi alla zoonosi in singoli focolai.