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Gruppo consultivo in materia di dati

Introduzione

Il gruppo consultivo in materia di dati (AGoD) è un sottogruppo di discussione in seno al foro consultivo dell'EFSA, istituito nel 2021 per far fronte a diverse criticità nel sistema dei dati in ambito di sicurezza alimentare. Il gruppo è composto da rappresentanti del foro consultivo (su base volontaria), esperti tecnici delegati dai membri del foro consultivo, personale dell'EFSA e un esponente della Commissione europea. Dal 2024 i Paesi partecipanti sono: Austria, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Irlanda, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia, Svizzera e Ungheria.
Si riunisce circa sette volte all'anno, di cui 4 in concomitanza con le riunioni del foro consultivo.

Obiettivi e compiti

Il mandato del gruppo è quello di individuare e dar vita a progetti concreti tesi a risolvere i problemi più urgenti degli Stati membri e ad arrecare benefici alla comunità europea che opera con i dati sui sistemi alimentari nonché quella dei valutatori del rischio. 
Il gruppo è il custode delle raccomandazioni in tema di dati della task force del foro consultivo EFSA sulla raccolta e la modellazione dei dati, e salvaguarda l’omogeneità tra le diverse azioni, coordinando gli sforzi di armonizzazione e garantendo un valore aggiunto per più Stati membri. Le raccomandazioni della Task Force toccano quattro aree chiave: Data Reporting, Data Modelling, IT Architecture e Data Analysis, oltre a raccomandazioni trasversali alle quattro aree. 
Il gruppo è un organo di gestione che contribuisce alla definizione delle priorità strategiche e al finanziamento di progetti relativi a dati, sulla base delle raccomandazioni della Task Force. Funge anche da gruppo di riflessione fornendo input sulla generazione di idee per progetti legati alle raccomandazioni del Forum consultivo e da canale di accesso alle conoscenze, all'esperienza, alle competenze e al personale degli Stati membri.

Il gruppo ha al suo interno sei sottogruppi per favorire discussioni a livello più analitico e tecnico:

  • Sviluppo e condivisione di strumenti e tecnologie - verte su questioni specifiche e operative relative alla raccolta e alla connessione dei dati, all'architettura dei dati e all'automazione dei processi, sui argomenti come: meccanismi e strumenti per l'accessibilità e la connessione dei dati; soluzioni "code-to-data" per l'arricchimento dei punti dati; automazione e condivisione dei processi riguardanti dati; progetti collaborativi sull'architettura dei dati e gli strumenti che li riguardano.
  • Piattaforme ed ecosistemi digitali - verte su: questioni di comunicazione, collaborazione, condivisione e gestione della conoscenza sui seguenti temi: contributo e scoperta della conoscenza in un ecosistema digitale; scopribilità dei dati, (ri)usabilità attraverso l'applicazione di dati aperti, standard di metadati ed ecosistema di API; uso di terminologie e ontologie per amplificare le interazioni dell'ecosistema digitale; garanzia di qualità e indipendenza in un ecosistema digitale; uso di dati aperti sulla sicurezza alimentare; possibilità di comunicazione e collaborazione nel settore alimentare e dei dati sulla sicurezza alimentare (comprese soluzioni di comunicazione e gestione delle conoscenze per l’AGoD).
  • Analisi computazionale di dati innovativi e nuovi flussi di dati - verte su: miglioramento dei servizi utilizzando nuovi flussi di dati, big data e analisi computazionale; sviluppo e/o implementazione di nuovi algoritmi (prevalentemente basati su metodi di IA); utilizzo di soluzioni basate sull'IA in un quadro di analisi del rischio; questioni di fiducia, legali, etiche e di trasparenza delle soluzioni basate sull'IA e di altre soluzioni computazionali avanzate; esplorazione dell'uso dei dati di tracciabilità e di altri nuovi flussi di dati (strutturati e non strutturati); nuovi approcci nella raccolta di dati sul consumo e la composizione degli alimenti.
  • Alfabetizzazione ai dati e capacità dei dati - verte su: iniziative volte a raggiungere il livello richiesto di alfabetizzazione dei dati attraverso attività di formazione in tema di dati, tra cui il programma europeo di borse di studio per la valutazione del rischio alimentare, iniziative di rafforzamento delle capacità, datathon dell'UE e altre opportunità di formazione periodiche o ad hoc; discussioni per incoraggiare i futuri sforzi di formazione e assunzione nelle istituzioni per la sicurezza alimentare a concentrarsi sull'aumento delle capacità analitiche dei dati; sostegno ai datathon e alle attività di crowdsourcing per incoraggiare l'uso dei dati sulla sicurezza alimentare e il feedback a spirale virtuosa; organizzazione di una conferenza annuale sulla scienza dei dati in ambito di sicurezza alimentare; condivisione di buone pratiche su tecniche e linguaggi di codifica, aggiornamento e formazione.
  • Qualità dei dati – verte su: la raccolta dei dati (armonizzazione degli standard, valutazione dei criteri di qualità, proposta di dashboard con indicatori chiave di performance, ecc.) e l'utilizzo di qualsiasi dato, possibilmente “non perfetto”, tra cui il miglioramento della governance del capitale dati e dei processi di gestione dei dati; la pianificazione e il monitoraggio della qualità dei dati; l'automazione dei metodi per i processi di garanzia della qualità dei dati; lo sviluppo di linee guida e liste di controllo per l'utilizzo di “dati imperfetti” (cioè dati raccolti per scopi diversi da quello del momento).
  • Modellazione dei dati e terminologia - verte su ontologie, modelli di dati, cataloghi di dati e questioni di interoperabilità, tra cui l'avvio di discussioni su un unico "modello europeo di dati sulla sicurezza alimentare" lungo tutta la catena alimentare, tenendo conto dei partecipanti a livello internazionale (ad esempio l'Organizzazione mondiale della sanità, l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura, l'Organizzazione Mondiale per la salute animale e gli enti di regolamentazione nazionali non UE).

Riferimenti